martedì 21 marzo 2017

La Lanterna di Beppe

Di Battista ha "promesso" di non metterci più la faccia. E' un dono di famiglia. Tutta la folta platea degli esiliati a diaria piena, dei trombati sul web, degli sconfitti nei rodei fra meetup e ..gli amici giornalisti del Pd, sono insorti per l'ennesima dimostrazione dittatoriale di Grillo. Non sarà l'ultima, d'ora in poi visti gli effetti Raggi, il controllo sarà ancora più spietato. Arriverà a costruire un muro di Blog tra lui e il resto del movimento che non conta un ca... Quello che è successo a Genova è la replica delle tante liste cancellate senza motivi apparentemente spiegabili. A Rimini quella che avevamo preparato, in termini molto estemporanei, secondo però i dettami di un Regolamento che serve per cancellare il più stupido slogan pentastellato dell'uno vale uno, ha avuto l'unico pregio di cancellare ..l'altra. Sei costretto ad amministrare la più grande, destinata a diventare ancora più grande forza politica ..da casa tua. Avere messo un Direttorio di quello spessore ha reso le cose ancora più..comiche. Mi dicono che in ER comanda Bugani. La Franchini è subito diventata amica. La Carla non sbaglia mai.. le amicizie. Se riescono a fare passare una lista è la candidata ..giusta. Il problema è sempre dopo. A cosa serve un agglomerato politico e umano così forte e debole nello stesso tempo? Permette però a milioni di persone (me) di andare a votare. Uno spreco di speranze e velleità. I portavoce campano (bene) fino a quando esiste un Pd come questo. Ha ragione (ancora) D'Alema, i grillini che hanno qualcosa da perdere devono andare in massa a votare Renzi. I portavoce per primi. Lo scandalo nella Lanterna di Beppe non è stato lo sconfessare un'altra (forse) simil-raggi, ma che i votanti webbati siano state poche centinaia. E' il dato che dovrebbe fare riflettere su una (voluta) disorganizzazione che non permette di selezionare e allevare una classe dirigente. Il ricambio nel movimento è velocissimo. Ho osservato tantissime persone avvicinarsi e sparire come ingoiate dalla disperazione. Non esiste possibilità di dialogo e confronto. I temi obbligatori e "non" dividenti, vengono profusi dall'alto. Un programma è una bestemmia. Nessuno conosce la città dove alzano i gazebi, infantili strutture di una finta partecipazione, mentre sono bravissimi ad organizzare cerchietti magici per proteggersi in vista delle prossime candidature. Conosco quello che è successo a Rimini, mi dicono sia moltiplicabile nelle altre città. Rimane il fatto inconfutabile che fino a quando esiste un governo, leader, partiti e movimenti come gli attuali, il M5S avrà vita, ma nessuna speranza, volontà e capacità di governare.