venerdì 31 marzo 2017

Je rode

Dicono che alla Curia " je rode" di quelli della Gallo che danno cibo e riparo agli emarginati senza guadagnarci un centesimo. Anzi, a differenza dei tanti soggetti sulla scena che operano in questo non-facile campo e hanno figure PAGATE dal Pubblico per fare quel pochino, per tenere sotto controllo la situazione degli Homeless: una branda ogni tanto, una minestrina, pane & acqua poco più, e in cambio chiedono ed è un territorio su scala nazionale in mano ai cattolici. Non che sia fenomeno recente il mondo cattolico proviene dalla Povertà, nelle chiese, dove si mettono le monetine c'è ancora scritto "per i poveri", la Chiesa ha oggi il monopolio della povertà estrema 100%. Ma datosi che lo Stato è laico e dovrebbe nelle sue articolazioni occuparsi di ogni tipologia di disagio e per questo paghiamo fior di tasse tutti, ma non vuole avere a che fare con quel genere di povertà estrema che sconfina e confina talora con la delinquenza, il carcere, il disagio psichico e quello sociale, una cosa di cui il Welfare pubblico e laico si disinteressa. Quindi si fanno avanti le cooperative cattoliche che dicono: "date, date a noi, che dopo noi diamo, diamo tranquil...", capisciammé. Pertanto a livello locale Casa Don Gallo è vista come un affronto, un'insidia all'egemonia della Chiesa Cattolica sulla Povertà di cui vuole il monopolio ASSOLUTO, "cosa loro è". Questi gli ingenui benemeriti di Casa Don Gallo non lo sanno e non sanno che dietro c'è chi manda loro gli accidenti perché chiudano. Mettersi a fare la pizza per i poveri poi è vista come cosa intollerabile perché la fanno anche loro nelle loro strutture prima accoglienza per emarginati, so per certo! Per queste ragioni, parlando in astratto, per me, questa struttura è presa di mira, come se facesse del male piuttosto che fare cosa meritoria, raffazzonata ma meritoria, e comunque danno alle persone quella dignità che le Opere cattoliche NON danno in quanto il povero è visto come strumento per compiere azioni edificanti, "i poveri saranno sempre accanto a noi", affermano. Quando lo Stato laico intende l'opposto: nel possibile ELIMINARE la povertà estrema: questa la differenza sostanziale di approccio, oltre al resto citato sopra. Pertanto trovo abominevole che si vada a chiudere per irregolarità di non so quale natura una specie cucina sociale che questi benemeriti cittadini riminesi avevano messo su per alleviare le sofferenze di chi se la passa malissimo.
 Mario A. M.