giovedì 23 marzo 2017

Lo sguardo del PD

Letta (PD): "Il tema di fondo è che ormai il 30% degli elettori guardano ai 5 Stelle e a quegli elettori bisogna parlare". Caro Letta, sono gli elettori del M5S per primi a non voler parlare con Letta, Salvini, Renzi, Berlusconi, Meloni, Bersani, Maroni, Pisapia, Orfini... L'equivoco è pensare che il voto al M5S sia solo una somma di proposte appetibili: il reddito di cittadinanza, la battaglia per l'onestà politica, i no alle olimpiadi, la difesa della costituzione, l'attacco al jobs act e ai voucher ... le altre proposte. Molti motivi particolari, importantissimi. Ma c'è un punto fondamentale che accumuna veramente tutti gli elettori, iscritti o simpatizzanti che siano, del M5S, senza considerare il quale non si capisce la crescita esponenziale del sostegno a questa forza: la necessità di un vero ricambio totale di classe politica e dirigente di questo paese come premessa per riparlare di politica seriamente. Questo per la stra maggioranza delle persone è il M5S: la garanzia del ricambio vero di una classe politica immobile da 30 anni con risultati pessimi. Chi vota M5S vuole prima di tutto un ricambio dalle forze (PD-FI-Lega e alleati di destra e sinistra) che ci stanno governando con assetti governativi vari, ma politiche uguali ("ce lo chiede l'Europa"), da 30 anni, sempre con lo stesso identico personale fatto di professionisti della politica (anche il sedicente nuovo, che ha fatto Renzi tutta la vita ad esempio?), con risultati che vediamo tutti: pessimi, da ultimi della classe in Europa. Perché allora parlare sempre con questi? Quando l'obiettivo è proprio un democraticissimo ricambio salutare di classe politica. Perché lo dice Letta? Il Letta del PD, bisogna specificarlo, perché suo zio è di FI e nessuno ancora ha capito in cosa politicamente si differenziano? Non scherziamo... La fortuna che viene data agli elettori italiani è una scelta fra l'attuale classe politica (PD, FI, Lega e alleati) che continuerà a fare quello che ha fatto, e una nuova classe politica, attraverso il M5S, scegliendo una forza che si è battuta per la difesa della Costituzione antifascista, non una forza di destra avventurista, una forza che si è battuta contro i voucher della precarietà, non una forza di destra liberista. Potendo scegliere il nuovo, tranquillamente.
Michele Pizzolato