martedì 14 marzo 2017

Oltre

Ho letto di un convegno politico a Riccione indetto con l'intento di esaminare prospettive strategiche in materia di turismo. Senza fermarsi a rimuginare il se e come, la giudico una lodevole iniziativa. La "location" come direbbe anche un assessore al turismo di Rimini, è giusta. La proposta parte dalla stessa formazione (?) politica che da noi sostiene Gnassi e la Ruota. A differenza della città martoriata dai notai, da noi il futuro è chiaro, come la propaganda di regime ci propina ogni giorno. Non riescono a trovare undici (11) milioni di presenze, ma il resto è perfettamente ciclabile. Per spiegare il controsenso, non si possono evocare diversità strutturali e/o di offerta, ma considerare le storiche e contrarie sensibilità tra Rimini e Riccione (anche) in materia di turismo. Chi promuove questi incontri credo abbia capito che l'origine della avvincente disputa politica, abbia basi e fondamento nelle indispensabili azioni di rinnovamento e sviluppo. I Riccionesi hanno avuto una marcia e coesione mancante alla nostra città, consegnata dopo diverse peripezie a..Gnassi. In queste analisi manca sempre la dotazione indispensabile in ogni grande azienda: ricerca di mercato. Ospitiamo una dependance universitaria e non siamo in grado di produrre un foglio a proposito? Quale prodotto vogliamo offrire agli ipotetici clienti che non siano sbarcati con le bici? Oppure continuare con la politica degli eventi e sbornie al modico prezzo di 22 euro a camera? Questa è l'offerta riminese. Riccione ha tentato di mantenere le distanze fino all'arrivo di..Oltre. Ormai non è scelta di comodo ma necessaria. Chi sono gli "esperti" di corte? Una volta ogni partito aveva i suoi, implementati da quelli di tutte le associazioni. Con il solito professore che compilava per Fiera e Palas stupende brochure zeppe di visitatori. Non a caso questi convegni o finiscono in..lista o con gli applausi di una platea di candidati consiglieri. Il nostro mago ha saputo più e meglio degli altri interpretare il ruolo del "promittente", avendo capito che non lo processeranno più. Costumi impeccabili, feste e sagre, cucina e cultura mescolate, dimenticando che la nostra "clientela" alberga (quasi) tutta in periferia, da Miramare a Torre Pedrera. Gli hotel, una quarantina, sono a Marina Centro. Non andranno mai a visitare il Tempio Malatestiano o l'Anfiteatro iscrivendosi al Ceis, la Domus la vedono andando a cercare le bancarelle sparpagliate appositamente. Non parlo di una visita ad un ristorante di qualità che costa come tre pernottamenti. So bene che Riccione non è (ancora) Gnassi, riescono ad essere competitivi con..Cattolica. Anche nella Perla del Turismo un piccolo maghetto ha operato, in maniera però più sobria: invece di concedere spazio alla spiaggia, inquadrata come la caserma dei bagnini, ha disegnato una inutile passeggiata al posto del verde e innovative strutture balneari. Occasione persa. Ci penserà Oltre, la lista che vi siete messa in casa.
P.S. Architetto Pollarini rimanga a Milano. Invaso dalla nostalgia romagnola si fermi però nella natia Cesena, popolata da pragmatiche persone che invece di una ricerca di mercato preferiscono i vecchi e collaudati sistemi agricoli.