giovedì 30 marzo 2017

E' troppo

E' troppo 10.000 euro come sanzione per un rapporto sessuale a pagamento. La sanzione comminata anche ieri a un 40enne che si era appartato con un trans per consumare il suo squallido atto,  per di più contro natura o chissà cos'altro, perchè se ne sente di ogni in questo campo: le sanzioni devono essere commisurate alla gravità dell'illecito! Guidare patente scaduta te la cavi con qualche centinaia d'euro: ora io credo che sia infinitamente più pericoloso chi guida non in regola con l'idoneità piuttosto di un poveraccio che si apparta con una prostituta, quindi questo salasso di 10.000, onestamente non lo capisco. Gli utilizzatori occasionali, so perché voci girano nei bar di periferia, sono piuttosto basiti di fronte a tanta intolleranza per quello che è un innocuo vizietto, una botta di vita per il pensionato, uno sfogo per lo scapolone, un "di più" che la Città di Rimini, ricordiamo Medaglia d'oro al Valore Civile, dovrebbe onorarsi a parer mio di offrire ai propri turisti specie a maturi e facoltosi congressisti che sappiamo non disdegnano il sesso mercenario: e perché il comune ci vuole guadagnare sopra!? Ragione vorrebbe che questo danaro fosse speso non per ingrassare il Comune o per extra retribuzioni ai Vigili ma per togliere dalla strada chi è costretto ad andarci ed invece lo si sanziona: e per pagare secondo voi ammesso che paghi come fa questi, dove prende 10.000 euruzzi? Batte di nuovo i marciapiedi! Pertanto la mia idea è che questi soldi dovrebbero servire a costituire un "grisby" per delle cooperative di trans, transgender, mignotte e via discorrendo che possano mettere su una cooperativa di servizi per uomini, donne, coppie che richiedono sesso a pagamento, questo deve essere il futuro: un grande bordello organizzato come coop di servizi terzo settore per questa tipologia di clienti dai gusti e dalle esigenze particolari, per cui noi come città particolare potremmo chiedere deroga alla normativa vigente. Con questi quattrini invece di sperperarli come si fa tipicamente coi soldi facili mi pare siano già 40.000 euro di sanzioni fra clienti e offrenti il servizio di sesso si prende un immobile che serva da quartier generale della cooperativa mettiamo in zona Borgo Marina dove è storicamente più fittà la presenza di offrenti sesso mercenario e con partnership comunale e dell'asl, che potrebbero offrire il know how necessario, si mette in atto quello che noi chiamiamo "incubatore d'impresa", si butta giù un cronoprogramma, si individua il target e il primo step consisterebbe nel far nascere una nuova startup per i vari stockholder che saranno nella mia vision sia le sex workers sia gli sporcaccioni. Fifty fifty fra prestatore d'opera e utilizzatore finale; che poi ivi andrà ma molto tranquillamente a ch..., e a prezzo calmierato senza temere multe, una cosa squisitamente B2C per capirci. Dirò di più: si potrebbe usare Whatsapp per i contatti fra i vari stockolder ovviamente su banda larga ma con filiera corta, (perchè, attenzione: la banda ha da esse larga ma la filiera deve rimanere corta, senza intermediari tipo "papponi"); o addirittura si può pensare di coinvolgere l'Università o il Tecnopolo con un App che si potrebbe chiamare sulla falsariga di rimining "riminingbitch" il cui suono se notate è molto simile a "Rimini Beach" ma anche a "Rimini in bici" quindi un occhio anche alle tematiche green. Mia idea da vecchio liberale radicale 100%, che il grande indimenticato Marco che pochi sanno ma amava molto Rimini, avrebbe senz'altro sottoscritto, Grazie
Beppe V.