sabato 4 marzo 2017

Questione di Fortuna

Vi chiedo, paghereste un ingegnere centomila euro prima che costui superasse l’esame di abilitazione?
Vi chiedo, paghereste un avvocato centomila euro prima che costui superasse l’esame di abilitazione?
Vi chiedo, paghereste un medico centomila euro prima che costui superasse l’esame di abilitazione?
Vi chiedo, mettereste quell’ingegnere a decidere in una commissione che si occupa di lavori pubblici?
Vi chiedo, mettereste quell’avvocato a decidere in una commissione che si occupa di Giustizia?
Vi chiedo, mettereste quel medico a decidere in una commissione che si occupa di sanità?
Allora come definireste una persona così, non abilitata ad una professione, ma che decide circa la specifica materia? E per questo viene perfino pagato centomila euro all’anno? Vabbè che toccherà pagare opinion makers sul territorio, anche se pregiudicati, però son sempre 100.000,00 euro all’anno! Oddio, sempre più economico di un “scilipotico” europarlamentare. Comunque, se la matematica non è una opinione, 2.500,00€ al mese fanno 30.000,00€ all’anno che era la cifra che in campagna elettorale era stata dichiarata come quella che sarebbe stata accettata. Ma trentamila, anche se considerati netti, ossia 60000 lordi, non sono mai 100.000,00. Ma è questione di fortuna poter decidere della materia, per cui ancora non si è abilitati per legge, e per ciò essere pure pagati un bel po’ di soldi, oltre due terzi in più di ciò che si era promesso di accettare, ma quella volta eravamo in campagna elettorale, una sorta di territorio inaccessibile alla verità ed alla memoria, così chiunque in quel periodo può raccontare ogni bestialità da dare in pasto al popolo affamato di sciocchezze, pur che siano gradite al proprio, stolto palato; certi che lo stolto in breve tempo si dimenticherà tutto, e nuovamente assumerà la posizione più idonea alla campagna elettorale, ossia quella piegata a novanta gradi.
Catalano Malavolti