venerdì 3 marzo 2017

La Consip delle Primarie

Non occorre assumere il ruolo del cattivo pensatore per scorgere nell'inchiesta napoletana, condotta dall'unico "dipietrino" rimasto, assonanze con le primarie. Ci sono già indagati e incarcerati di lusso. Lo schema è collaudato: i pesciolini vengono gettati nell'inferno carcerario e diventano loquaci narratori di tutto e di più, a richiesta. Credetemi. Fino a quando il bulletto era all'apice della sua napoleonica vicenda, i rumors erano flebili, nessun giornalone li riportava, per la rai erano da fascia protetta. Invece l'indagine viene da lontano ed è destinata a diventare più decisiva delle migliaia di tessere taroccate. Qualcuno ha voluto illustrare il cast dei protagonisti: Emiliano è il testimone, Orlando, ministro di quella giustizia capace di condannarti subito ma costretta ad assolverti (dopo) nei processi nell'oltre la metà dei casi accertati. Renzi è il bersaglio, talmente facile, che nemmeno voluti strabismi possono sbagliare. La Consip era stata inventata per ridurre i rischi nelle migliaia di appalti pubblici. Una ragione per cui in alcuni casi li hanno addirittura eliminati..gli appalti. Intanto per capire come stanno le cose bisogna guardare, leggere, interpretare i giornali o settimanali che conducono le danze investigative. E' il turno dell'Espresso, in totale contrapposizione con i gemelli renziani di Repubblica. Ai tempi felici del Cavaliere contro cui la stampa era unita come fosse (è stato) il primo Trump italiano, gli avvisi e le veline delle procure erano appannaggio (sempre) del Corriere o del giornale di Scalfari. A proposito ho letto uno splendida "lisciata" di barba ad opera di Padellaro. Stupendo articolo sulla presunta superiorità morale della sinistra chic. Sarà la corrente di pensiero e carcere che andrà a "smanare" le velleità di Renzi tornato dalla California più bulletto di prima. E' il turno degli amici: nei giorni scvorsi è stato arrestato l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, a sua volta amico di Carlo Russo, anch’egli imprenditore e amico di Luca Lotti e Tiziano Renzi, rispettivamente braccio destro e padre dell’ex premier e segretario del Partito Democratico. Romeo, secondo l'accusa, ha corrotto Russo e Renzi padre per un aiuto a vincere una gara d’appalto indetta da Consip, la mega centrale acquisti dello Stato. del valore di 2,7 miliardi di euro. Per Romeo, l’accusa è di corruzione. Per Russo e Renzi senior di traffico.. d’influenze. Il copione del congresso prevede che i tre candidati occupino rispettivamente il ruolo del "figlio" che non poteva non sapere, il secondo del magistrato-governatore che deve dire quello che sa, il terzo (vincitore) per mancanza di avversari perchè conosce già tutto. Non ci fossero state le primarie sarebbe stata una delle tante (?) inchieste silenziose senza articoli e prime pagine. Invece sarà più importante dell'Isola dei Famosi. Qualche interprete dimenticato tra qualche anno lo vedrete tra le..veline, vere.