Ieri, 2 gennaio 2013, ho partecipato alla Marcia per la Pace organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Caritas, Casa della Pace, Provincia e Comune di Rimini e mi sono chiesta quale sarà stato il motivo che l’Associazione Borgo Marina, di cui faccio parte, non sia stata invitata.
Più volte, durante lo scorso anno, nelle nostre riunioni abbiamo invitato i rappresentanti di tali associazioni, con cui poi abbiamo concordato le azioni da tenere all’interno del Borgo più “multietnico” della nostra città.
Nel volantino distribuito dagli organizzatori si fa riferimento all’importanza dell’immigrazione per costruire una sana convivenza nella nostra città ed è molto condivisibile il concetto espresso : “non ci può essere coesione sociale senza accoglienza dell’altro”.
Da diversi anni anche l’Associazione del Borgo Marina tenta di raggiungere con ogni sforzo il medesimo obiettivo di pace sociale.
Ieri, purtroppo, si è perduta una occasione per consolidare il senso dell’accoglienza anche nei confronti di immigrati qui residenti di religione mussulmana.
Ora sarà nostro compito spiegare a loro che non sono stati assolutamente discriminati ma forse dimenticati in questo corale incontro perché, fortunatamente, non rappresentano oggetto di quel aiuto umanitario che permette a tanti di noi di sentirsi caritatevoli .
Sicuramente altre marce per la Pace seguiranno, come sta avvenendo in tutto il Mondo, dove la laicità insieme alla religiosità rappresentano la vera base del vivere comune.
Cordiali saluti
Carla Forcellini