Mi piacerebbe potere rivolgere una domanda alla dirigenza del P.D, anche tramite il segretario per caso, Epifani. Sarebbe tempo e francobollo prioritario sprecato attendere una locale risposta dalla Petitti, intenta a festeggiare il rinnovo di governo. Chiederei semplicemente dove è stato deciso che il PD facesse un accordo politico con il PDL. Non si può negare che trattasi di un contratto per la durata della legislatura. Qualcuno potrebbe rispondermi che l'accordo non è stato fatto con il Pdl ma con Alfano, il quale poi farà un Gruppo/i, per marcare il distacco degli iscarioti da Berlusconi. Dando per buona questa verità, sarà gioco forza per Angelino ed i suoi seguaci, muoversi affinchè il governo segni una loro marcata presenza, quale elemento forte, per far nascere e crescere un partito sul territorio, e garantire un futuro concorrenziale a quello di Berlusconi. Una evoluzione forse più di circostanza che sostanza. Questo governo ha stigmate democristiane, amalgamato al Partito Popolare Europeo, dove il PD si troverebbe di fatto incluso. La parte rappresentativa della sinistra, per altro sempre meno rappresentativa, abbandonata sull'uscio a raccontare la storia della terza via. Si potrà pure affermare che stava nelle cose, che doveva finire così, non fosse altro perchè il PD, sulla spinta della corrente maggioritaria di Repubblica, si è caratterizzato per un' antiberlusconismo di facciata. Se termina l'epoca di Berlusconi, automaticamente deve finire anche quel tipo di PD. Arrivati a questo punto, partendo sempre dall'impostazione europea, imperniata sul bipartitismo, difficile non pensare che direttamente o forse più indirettamente, la sinistra non si debba misurare con l'elettorato del Movimento 5 Stelle. Questo è il cammino iniziato, il pericolo è che il Congresso del Pd già ampiamente iniziato, debba resettare la precedente impostazione. Non è una lotta tra due democristiani come Renzi e Letta, la sinistra ancora presente nell'elettorato non può arrivare ad un altro appuntamento con la storia con l'usuale ritardo. Non dovete abbattere nessun muro, sarebbe sufficiente mandare a fanculo Letta, Franceschini, Bindi, Fioroni ma eleggere Renzie, come farete. Non avete proprio capito un ca..
sandro baschetti