venerdì 24 maggio 2013

Cambiali in Scadenza

Il rischio di una città amministrata più nei/dai tribunali sta diventando concreto. Oltre all'aeroporto dove il giorno dopo si prospetta peggio del prima, c'è già sulla pista da ballo la Variantona al Prg, centodieci comparti uccisi dal fuoco, una volta amico, quasi compagno. Un'altro tema che sembra avanzare con strani rumori metallici, è quello dei due appalti Novarese e Murri. Siamo in molti (?) ad avanzare dubbi, anche attraverso interrogazioni senza risposta, rivolte a chiedere se siano state osservate le regole contrattuali. Fa ridere che nel Master Plan si individui adesso la Zona Nord come quella del Benessere, emigrato da quella Sud. Non si ricorda più nessuno i consigli comunali per Ferragosto perchè era imminente, non procrastinabile la partenza della CoopSette per la Novarese, Talasso, 5 mila mq di direzionale, e 4,5 ettari donati sul mare. Gnassi non potevi cominciare da queste revisioni di peccati urbanistici o dai 300 appartamenti per incentivare la costruzione di un centro Commerciale nella Murri? Facile fare il Robin alla rovescio. La memoria giornalistica sembra colpita da patologie disturbanti, mai vengono confezionate domande leggermente scomode, la posizione naturale è supina. Non è un alibi la precarietà del loro lavoro o la non conoscenza della città che dovrebbero descrivere. Conoscono solo i quindici addetti stampa di regime, un circolo vizioso della caccia al grillino. per la paura fottuta che facciano saltare tavoli di accordi ed inciuci. Anche sul versante spiaggia tutto sembra chiudersi in riferimento alla ottemperanza della sola pratica ambientale. Parere vincolante, non è Titolo Edilizio. Il Procuratore Celli dopo un inizio violento sembra meditare, il lavoro è decisamente troppo, ma essere citato come ancora indagato in qualità di Presidente del Circolo Nautico che per primo ed unico ha demolito autonomamente senza ingiunzioni, opere che non aveva nemmeno eretto, sa di una comica beffa. Poi ci sono le attenuanti, i colpevoli sono tanti, siamo pochi, rimane la beffa. Manca il Titulo come a Mou. Biagini che abbiamo trovato con piacere come unica persona informata dei fatti amministrativi, sembra sia stato estromesso dalla conduzione dal Taglianastri. Non a caso nella riunione all'Helvetia per vendere pezzi di figurine strategiche, la sala ridondava di operatori balneari con il Capo Mussoni che dondolava l'antica testa. In questo quadro d'incertezze normative, a pieno titolo è arrivata la pista ciclabile sul lungomare. Sono molti, troppi ad affermare che questa rivoluzione, non risponde ai requisiti previsti dal Codice della Strada. Una ciclabile per l'andata, una per il ritorno, come la splendida canzone. A Friburgo, Stoccolma, Barcelona non fanno così, non sapete nemmeno copiare. Guardate quel fenomeno di Pironi, nella sua Nazarena normalità è riuscito a compiere una normale ristrutturazione del lungomare. Il Ponte di Via Coletti da chiudere, quello di Tiberio da tenere aperto per necessità ristorantili, il Trc che sbanda, sembra il figlio del povero asciugamano, non lo vuole nessuno, ma procede per l'inerzia della paura. Per il momento solo della Corte dei Conti. E' arrivata anche una profonda revisione del progetto da parte del Comitato, con quell'ingegnere che aveva fatto traballare il Palas, se non avessero sanato i piloni con quattro staffe parlamentari. Ci fossero stati i 162 (giusto?) grillini sarebbe stata una bella storia. Una sola scintilla fa scoppiare la pentola, la pressione dal basso non è ancora così forte, la gente è impaurita, non ha deciso cosa fare, solo per chi votare. Alla fine del processo disperato, la soluzione tragica per se stessi e molte volte la famiglia diventa prassi quotidiana. Quello che infastidisce è che di questo dramma che investe almeno un italiano e cittadino su due non si parla. Il 29 giugno si festeggia, è arrivata la Notte Rosa. Non credo che i cittadini siano rappresentati dal popolo dell'Helvetia.