Leggo sulla stampa locale di oggi che esiste una "cordata" riminese
per "salvare" il nostro aeroporto formata perlopiù dai creditori di Aeradria,
la società pubblica che lo ha gestito accumulando un debito di 47 mln di euro
col portarlo da 300.000 a quasi un milione di passeggeri. Fino a un anno fa
detta società bruciava traguardi e si apprestava a festeggiare il milionesimo
passeggero. Adesso di parla di un business plan che prevede 300 mila
passeggeri, "mantenendo le rotte più reddditizie". Nemmeno dire tutti a casa:
manager etc., spa con una piccola quota pubblica e dentro i creditori Carim,
Cbr etc. Ora in tutta onestà passare da un milione a 300 mila passeggeri non mi
sembra gran risultato pur paragonato alla chiusura dell'aeropoto di Forlì
fortissimamente voluta dalla Matrigna Bologna. L'aeroporto di Miramare faceva
già mezzo milione di passeggeri nei primi '70, senza debito. E' un fatto che la
politica tutto quello che tocca smerda, depreda,svuota, usa, malgoverna etc. Ma
non credete che dall'Aeroporto per l'aria che tira si possa mai cavare un
centesimo. Se vuoi turisti a Rimini tocca dargli "l'aiutino": non siamo Forlì
ma neppure le Galàpagos. Londra pure 1 euro il viaggio, questi sono i tempi. Io
dico: passare a 300.000 passeggeri da 1 mln non avere una idea dell'impatto non
solo sulla economia locale ma sulla dimensione internazionale del nostro
turismo. Io naturalmente non conosco i conti, nè i crediti dei creditori se ci
sia stata "mano larga" etc. Eravamo sulla soglia di avere un aeroporto
importante, da 1 mln di passeggeri, oro per la Riviera. Ci hanno stoppato.
Hanno fatto un caso di una situazione debitoria certamente importante. Subito
si è parlati di "salvataggio" sulla falsariga del "salvataggio" di Alitalia che
è una Compagni NON un Aeroporto. Gli aeroporti in un paese non di squali non si
chiuduno! Mi spiace a tal proposito per gli amici di Forlì. La colpa è della
politica e dei politici su 2 livelli. Primo perchè Bologna, tramite la longa
manus del PD ha tentato in tutti i modi di farci chiudere; secondo perchè come
detto tutto quello che gestisce smerda.
Paolo Tetti