giovedì 23 maggio 2013

Comunicato M5Stelle Rimini

Chiariamo un fondamentale: il Fellini e Aeradria non sono la stessa cosa. L'aeroporto di Rimini è importante e può essere un fattore determinante per il rilancio dell'indotto turistico e non, siamo d'accordo. Una cosa però è la struttura, tutt'altra la società che la gestisce e l'interferenza degli enti proprietari. Quale che sia la causa per cui si è arrivati al punto di presentare un concordato in tribunale e al non aver di che garantire i creditori, qualcuno deve prendersi la responsabilità della situazione attuale. Si è detto (e si dirà ancora) che la colpa è della crisi, ma la crisi non ha fatto tutto da sola e ne abbiamo avuto la prova proprio nel frangente del concordato. Come è possibile che gli autori del concordato bocciato siano anche gli stessi che oggi si apprestano a presentarne un altro? Quali situazioni sono cambiate? Cosa possono fare oggi che ieri non potevano? La domanda più importante però è: a chi va addebitata la responsabilità di non aver saputo leggere i tempi e le congiunture economiche? Perché se pur è vero che nel frattempo sono intervenuti crisi e limitanti patti di stabilità, è vero anche che da anni si sta insistendo nel percorrere una via senza uscita, evitando di prendere i provvedimenti del caso. Per capirci.... continuare a rifinanziare Aeradria sperando che la crisi finisca non è una contromisura. Era il 2011 quando avvertivamo, in Consiglio Comunale, mica in un confessionale, che le norme non permettevano una ulteriore ricapitalizzazione con i soldi pubblici, siamo nel 2013 ed ancora si procede per escamotage. Lasciando perdere i milionari piovuti dal cielo durante le udienze in tribunale, il nuovo piano è chiedere soldi alla Fiera, ma continuiamo a non vedere quale sia il progetto di salvataggio. Ora basta. E' ora di dare dei segnali precisi, il primo dei quali deve essere l'assunzione di responsabilità, perché anche se ci fosse qualcuno in grado di aiutare il Fellini non lo farebbe nelle attuali condizioni. Masini e il CDA hanno rimesso le loro dimissioni nelle mani degli Enti proprietari e siamo sicuri che in molti stanno implorando di essere lasciati da parte, purtroppo però c'è chi non vuole perdere la propria influenza ed allora tutti devono rimanere al loro posto, Presidente compreso. Ovviamente ci riferiamo a Stefano Vitali e al Sindaco di Rimini Andrea Gnassi che sono stati molto prodighi di statistiche, ma molto scarsi in quanto a senso della realtà , rivelando tutti i loro limiti. Nessuno dei teatrini rappresentati salveranno il Fellini: non lo faranno i russi, non lo faranno i fondi libici, tanto meno lo faranno le tv cinesi. Le responsabilità politiche poi vengono anche accentuate dall'uso della ormai nota tattica "a mia insaputa", apprendiamo infatti che il Sindaco ha firmato un impegno al finanziamento per il Co-marketing, ma non immaginava venisse usato in banca per ottenere credito. Non commentiamo, ma vorremmo sapere se la stessa cosa è avvenuta in Provincia a "insaputa" di Vitali. Il nostro invito, oltre alle dimissioni , è quello di "mollare l'osso", di farvi da parte e di cominciare a cercare qualcuno che possa rappresentare gli interessi di tutti per una mediazione con le parti in causa. Questa faccenda è superiore alle vostre capacità, non potete uscirne, potete solo trascinare il Fellini sul fondo con voi.