Se penso alla vicenda dell'Aeroporto mi sovvengono 3 modi di dire: "giustizia cieca",
"buttare il bambino con l'acqua sporca" e quello più triviale di come ci si possa
prendere a martellate "lì". Immaginate, come fanno i filosofi, un Mondo Possibile in
tutto e per tutto identico al nostro salvo nel fatto che, poniamo, le stazioni
ferroviarie siano gestite da società, private, pubbliche, miste e non da ff.ss. E
allora io Vi domando: se una di queste società fosse stata ipoteticamente malgestita
sarebbe giusto nei confronti degli abitanti della città che serve ridurre il nr. dei
treni e che la comunità intera pagasse con gravi disservizi la cattiva gestione ovvero
dovrebbe intervenire in supporto qualcuno per garantire la normale attività della
stazione? Se i vertici di un ospedale hanno malversato possiamo pensare di
ridimensionarlo? Ed una scuola, un asilo... un porto? Quanti sono i "pazienti" del
Fellini che #giustiziacieca sta penalizzando!? Un miliardo di euro dicono l'indotto: una
struttura che ha cambiato le sorti di questa microregione che ha spalmato benessere per
anni ed anni, sempre in crescita, "troppo" in crescità forse? Non preocuppano i 100
milioni di debiti di Save-Venezia, va bene altri numeri altro azionariato, nes-su-no va
a spulciare, non preoccupano i 1.500 milioni di Aeroporti di Roma e noi ci
masochisticamente autocastriamo unendo le sorti del nostro scalo a quelle di chi lo ha
gestito: una follia, una illogica follia.
ALBERTO AMATI