giovedì 23 maggio 2013

Secondo Filone

L'apertura di un secondo filone di inchiesta suggerita dai piccoli azionisti Carim e rappresentata dall'ex generale della finanza Cecchi, non sembra cosa di poco conto. L'ipotesi di reato è avere concesso linee di credito a soggetti che erano sprovvisti delle più banali garanzie. La logica era quella del pacco del famoso film, sopravvalutare un bene, chi compra si assume la differenza, alla fine paga la banca che ha concesso il prestito. Ovviamente crediamo si tratti delle solite esagerazione popolari, ma che si faccia chiarezza sul perchè ed a chi siano andati i finanziamenti è cosa seria che interessa non solo i soci, ma anche tutti i riminesi che non riescono nemmeno a tentare un ingresso in banca, senza cappuccio. In questa vicenda entrano a pieno titolo anche i finanziamenti ad Areadria, l'aspetto più interessante è il diverso comportamento di Unicredit nei confronti di PALAS/FIERA. In quel caso i prestiti elargiti a Cagnoni sono stati garantiti dal pegno dei soci pubblici, Comune e Provincia. La morale...non esiste