giovedì 30 maggio 2013

i Nostri Figli

I nostri figli conosceranno l'umiliazione della Disoccupazione. Li senti i discorsi tra ragazzi, Jonathan è emigrato, in Grecia c'è più lavoro che qui, in Germania, in Germania! Mai dire mai sembra di essere tornati indietro nel tempo: mio nonno emigrò a Parigi, parenti finirono dalla padella alla brace in Argentina. Presentato ieri il report della provincia: 4.000 ma sono molti di più quelli che lasciano Rimini, Italia od Estero. Il mercato locale è drogato dalla politica, dalle mille associazioni, club, conventicole, cooperative o sei dentro o sei fuori. Albergatori che assumevano riminesi sempre più avidi ed invero anche per poter stare sul mercato non assumono più il riminese, la moglie e i figli a far la stagione e un solo posto fisso per il capofamiglia: non guardano carta d'identità "nato a", e chi se ne frega? Meglio giovane o giovanissimo, straniero, che parli le lingue anche se deve pulire i cessi, presenza, flessibilità, poche pretese, un laureato del Ghana a fare il giardiniere. Il Lavoro è oggi priorità a Rimini, al nord non è così drammatica la situazione.
 Z. A.