venerdì 31 maggio 2013

Territorio

Grillo fa flop? Alle amministrative i candidati M5S non raggiungono nessun ballottaggio, a Roma raccolgono solo il 14%. Anche se sono passati appena tre mesi, i tempi del “boom” alle politiche sembrano lontanissimi. La faccenda è più complessa. Ci sono tre distinti motivi che, a mio parere, hanno costruito un risultato deludente. I risultati vanno esaminati freddamente e le correzioni ove possibile inserite con sollecitudine. Il Movimento Cinque Stelle non ha mai avuto percentuali molto alte nelle elezioni locali. Lo si è visto con le Regionali, che davano risultati inferiori di sei, anche otto punti, rispetto al dato delle politiche. E lo si vede ancora, a maggior ragione, con le comunali. Questo si spiega con lo scarso radicamento sul territorio, voluto per una più spiccata forma di controllo. Parma è stata la classica eccezione come può essere Rimini in futuro. C'era l'inceneritore ed i debiti, per il momento a noi i debiti non mancano, abbiamo un biodigestore, un inceneritore rosa ed una pista ciclabile da tour operator. Quando ci sono battaglie da cavalcare che facciano presa sulla popolazione, il Movimento esprime il meglio. In assenza di queste si ritrova con percentuali molto basse. In ogni caso, i dati delle amministrative andrebbero confrontati con le altre amministrative, senza enfasi consolatoria. Un altro punto che può spiegare il calo grillino è la delusione degli elettori dopo le politiche. Chi ha votato il Partito Unico non si aspettava che facessero molto, con il Movimento Cinque Stelle speravano che potessero cambiare le cose. Per inesperienza (?) e difficoltà strutturali, non hanno fatto niente, ma sono famosi per le diarie non per avere rinunciato al finanziamento pubblico. Chi li ha votati per protesta è rimasto deluso e non è più andato a votare. a Roma è in testa il centrosinistra con la metà dei voti che aveva Rutelli che non vinse. Terzium non datur? L’appartenenza al territorio. In frangenti come questi, con un livello di astensione e di disaffezione dalla politica molto alti, resistono i partiti con un nucleo solido di radicamento territoriale. Come appunto il Pd, che nonostante abbia perso molti voti, è ancora in testa. Il Movimento Cinque Stelle, con la pessima stampa, non può contare su questo. Lo stesso non si può dire della Lega, che è crollata. Non è fenomeno assimilabile. A differenza del M5S, la Lega ha perso molto anche alle politiche. È una linea di continuità. Cosa ne sarà del Movimento di Grillo? Occorre una riorganizzazione importante, ci sono centinaia di consiglieri in tutta Italia. Bisogna introdurre una rete di collegamento, le proposte sui referendum consultivi ed abrogativi ed il voto ai sedicenni sono convincenti, su questo versante non ci sono rivali. Rimane la decisione se stare in solitaria ed elitaria compagnia od iniziare percorsi di avvicinamento alle forze che dovranno diventare sempre più simili. Travaglio può essere un ottimo comunicatore se non altro per fare dispetto a Telese.