domenica 12 maggio 2013

I Giorni del Pd

Renzi morirà di troppa tattica. Per uno nato democristiano sarebbe impensabile che una indigestione di politica attendista possa provocare disturbi significativi. La possibilità di salire sul treno della segreteria era più probabile nel vecchio Pidi, quello della sciagura Bersani. Poteva diventare anche l'erede di Berlusconi, nel pranzo a Macherio, si era discusso di questo, meglio consegnare le redini ad uno nuovo, rispetto alla corte impresentabile che lo circonda ed aiutare la nascita di un moderno partito conservatore. La faccia di Matteo per quegli scenari era ideale, il cancellatore di Veltroni e D'Alema era più allettante del faccione siculo di Alfano. L'aperitivo congressuale doveva essere una resa dei conti nel Pd. Al posto di un perdente, hanno messo uno scarso, un invisibile diaframma che non disturba nessuno, come faceva da sindacalista. Tutto rimandato, si vedeva dalla giacca indossata da Matteo. Non succederà niente, il governo ha cloroformizzato le correnti, saziato appetiti da sottosegretari, sono rimasti fuori i Civati che con quel partito non hanno niente da spartire. Tenteranno l'ennesima ricucitura ma lo strappo è con gli elettori ed i simpatizzanti, diventati occupanti. Cuperlo od il traghettatore Epifani, novità sconvolgenti? No semplici pezze destinate a durare poco, alla prima ciclabile elettorale saltano in aria. Dell'ex segretario in quota socialista della cigielle, si sa tutto il poco che si deve sapere, l'altro è remake del giovanilismo figiccino. Walter Veltroni ha bocciato l'idea che il segretario debba garantire gli ex ds perché il premier viene dalla Margherita, serve qualcuno che rappresenti tutto il Pd, non mezza mela, come se Letta fosse l'altra metà. Ha sempre detto meglio di quanto abbia operato. D'Alema, attivissimo, spinge per Cuperlo, brutto segnale per il giovane. Qualcuno ha addebitato alle primarie il virus che sta annientando il partito. Non vogliono ammettere che è sbagliata la composizione, contiene i germi della dissoluzione, solo il potere conquistato in questi anni li ha tenuti assieme. Il MoVimento per loro è stata una sveglia deflagrante, ha messo a nudo difetti che cercavano di mascherare con penosi richiami etici o con finte unità contro il Cavaliere. Hanno cercato di colpire i deboli risultati della frettolosa scelta in un campo limitato, ma la filosofia del M5Stelle ha fatto breccia nei cittadini. Tutti sono costretti a tenerne conto, perfino i DueLetta nella loro dichiarazione congiunta ne hanno fatto un uso bugiardo. Ma ormai sono caduti i veli, il partito è nudo, lo spettacolo non è entusiasmante.

P.S.
Pazzaglia errare è quasi umano, perseverare rompe i co..