giovedì 23 maggio 2013

In Pedana

Ora il Comune, è notizia di ieri, si appresta a concedere nuove "pedane" per i bar di Tre Martiri e IV Novembre nella zona che sarà presto dotata di nuova illuminazione. Noi siamo contrari a questa privatizzazione "selvaggia" dietro pagamento canone di frazioni sempre più ampie del Centro Storico che è poi espressione di una società, dati ISTAT, sempre più divisa in 2. Le pedane sono una peculiarità tutta riminese, difficile trovarne altrove; da Palermo a Parigi si concede di mettere tavolini, se piove tutti dentro, al limite ombrelloni. Da noi il baretto di 50 mq "filia" un gazebo spesso misto plexigas riscaldato e coperto nel cuore di Piazza Cavour, "basta pagare", pagare la occupazione stabile di suolo pubblico l'assessore "che dio lo perdoni" anzi fa sopralluoghi ed è ...in sintonia con i gestori dei luoghi che evidentemente frequenta. La Sovrintendenza direbbe "no" ma un accordo si trova sempre. Così la "piazza politica" per antonomasia è divisa fra chi si siede sulla gradinate del Podestà - "... parole che dicevano 'gli uomini son tutti uguali' " e i gazebo chiusi e coperti su pedana nei quali difficile si sieda l'operaio 1200 euro ma i 1000 che, legittimamente, guadagnano 100.000 nonchè tutto il gruppo consiglieri assessori fotoricordo comune-provincia ne sono habituée. Questi gazebo sono una specie di "abuso edilizio" pre-sanato abusi sanati come a migliaia al mare ma le 2 piazze e limitrofi andrebbero tutelate, anche in tempo di crisi! Se proprio si vuol deturpare perchè non dare concessioni ex novo a chi ha perso il lavoro etc. piuttosto che a un furbo che mette su una attività di 30 mq e ne chiede 50 esternamente. A Bologna, esempio, Piazza Maggiore, Nettuno voi avete mai visto gazebo su pedana!? Distintamente
alessandro zobeta