mercoledì 15 maggio 2013

Gay in Parlamento

Nella graduatoria delle urgenze del Paese sembra strano inserire d'autorità il problema delle unioni civili. In qualsiasi posto che non sia lo Zimbabwe, le due cose potrebbero e forse dovrebbero procedere con un passo dell'oca simile. Invece succede che per non dare ragione o per dare torto al MoVimento, il gay democrat Scalfarotto ha fatto votare una ipocrita decisione all'Ufficio di Presidenza di Montecitorio che prevede l'estensione dell'assistenza sanitaria integrativa dei deputati ai coniugi. Una vera priorità scalfarottiana. La negazione spregiudicata con la quale la casta omosessuale eletta ha voluto differenziarsi dal popolo dei discriminati. Capolavoro politico in grado di distruggere anni di sacrosante battaglie, ci aspettiamo che il piccolo ideologo locale, censore dei grillini, abbia il coraggio di esprimere un comodo dissenso su questa vergognosa pratica selettiva. L'affondamento dei Pacs per i comuni mortali, una Sconcia negazione del lavoro fatto nel passato dalle colleghe onorevoli, che avevano inutilmente chiesto analoga estensione per le mogli. Non crea sconcerto invece il voto del pidielle, sempre in sintonia con le escort.

P.S.
E rompono i coglioni con lo Ius soli