martedì 21 maggio 2013

Uscita Rimini Gomorra

Rimini Gomorra è stato il titolo dello Speciale di Rai News 24, testata di Rai3, la vecchia TeleKabul, rimasta ai democrat nella spartizione delle larghe intese. La nostra Città viene dipinta come Casal di Principe, con i cognomi dei famosi protagonisti locali, indossatori di poltrone pubbliche, richiamati come incalliti evasori scudati. Sulle fotocopie locali al pari delle performance grilline non vi è traccia, mentre le duecento persone che compongono ancora l'apparato piddino, convocate da Gnassi vengono immortalate nella ennesima distrazione dai problemi riminesi. Le fotocopie sono pronte a titolare per quattro giorni sul concittadino inviato al quiz televisivo ma del servizio confezionato da rete amica non hanno fatto cenno. Produce più danni della pista sindacale. Prodotto con lo stile Saviano, ormai attinente alla nostra Gomorra, pecca però di alcune analisi fondamentali. A Rimini le infiltrazioni sono accertabili da decenni, iniziate con l'acquisizione di immobili ad uso ancora alberghiero. Oggi abbiamo l'intera riviera in offerta. Dove esiste ancora il contante, il liquido? Non rispondete nelle banche che Draghi ha ricapitalizzato con i nostri soldi, li investono in titoli, non nella imprenditoria. Mafia, ndrangheta, spaccio, smercio, gioco, prostituzione sono i settori che devono impiegare il guadagno. Sono rimasti gli unici a presentare offerte. Anche la moneta straniera è un ricordo, i russi, cinesi, sono spariti in silenzio come sono arrivati. Il teorema che ha fatto dello scrittore di Gomorra un ricco cittadino scortato come Brunetta, è difficilmente applicabile, non esistono legami tra politica e mafie, la debolezza della prima non la innalza ad interlocutore, fanno da soli, con intermediari, alcuni per necessità. Le infiltrazioni hanno un'altra ragione ed origine. Dall'incapacità di dare risposte ai problemi, all'impoverimento del sistema che faceva da argine al fenomeno e la vicinanza con...S.Marino, una volta boscaglia ideale per nascondersi. Non è una organizzazione che esce dai classici territori per impadronirsi di aziende ad alto reddito, oggi inesistenti, ma acquistando spazi logistici a prezzi stracciati, quali basi per le altre attività. Riciclaggio, gioco, oro, prostituzione, droga, furti e..strozzinaggio. La risposta è assai complicata, non può essere solo poliziesca ma essenzialmente politica. Un risanamento della Città, uscire dalle false operazioni di facciata, consegnare una proposta credibile, iniziando ad affrontare problemi ambientali prima che urbanistici. La classe politica dominante non è in grado di farlo, hanno usato quattro generazioni di fenomeni per fallire. O si compie un salto culturale o diventiamo terra marginale, come tante altre località non solo sudiste. Quando statistiche, ricerche ci posizionano sempre al fondo, una ragione ci sarà, non bastano più Master Plan patinati o figurine da concorso, occorre dare voce e governo ai cittadini, meglio uno sbaglio innocente che 88 varianti consapevoli.