mercoledì 15 maggio 2013

Prescrizione

Al tribunale di Monza è iniziato il Processo a Penati, i giornali di governo hanno dato una frettolosa notizia. Provate a pensare quali titoli, giusto per fare un esempio, Repubblica avrebbe inventato per il partito gemello con due elle, se fosse implicato magari anche il... Cavaliere. Anche a Siena avevano provato a sviare le tracce. Penati lo ricordiamo per i tre smemorati che pensano ancora alle salsicce come salvifiche dei bilanci dell'Unità, era capo della segreteria di Bersani, quello di Bettola, fino a pochi giorni fa segretario pro poco tempore del Pidi. Usando uno storico assioma della giustizia milanese, quello che faceva uno, l'altro non poteva non sapere. E' accusato di concussione, corruzione e finanziamento illecito a ....Sul tavolo le vicende urbanistiche legate alle aree di Sesto San Giovanni, le azioni della società Milano-Serravalle acquistate dalla Provincia a prezzi altissimi dal gruppo Gavio e i fondi elettorali incassati dalla fondazione Fare Metropoli. La prima udienza è durata un'ora, quindi è stata aggiornata al 22 maggio. Ma tanto è bastato per squadernare sul tavolo due elementi decisivi e collegati tra loro. Due novità: la richiesta dei Ds (?) di costituirsi parte civile, mentre Penati ha lasciato(?) il Pd nel 2011, con la richiesta di arresto del Pm negata dal Gip. Non la deve avere presa bene il fedele segretario politico di Bersani, quindi D'Alema. La richiesta sembra poter influenzare le valutazioni della difesa sulla prescrizione, alla quale Penati fin dall'inizio dell'inchiesta aveva detto di voler rinunciare. Ecco allora il secondo passaggio cruciale dell'udienza. Penati, che non era in aula, si oppone alla prescrizione ma non vi rinuncia esplicitamente. I reati di concussione con la nuova legge anticorruzione varata dal Governo Monti risultano prescritti, a qualche cosa i tecnici sono serviti. La scelta per confermare la prescrizione appare scontata. Se così sarà, la difesa di Penati ha già annunciato che ricorrerà in Cassazione contro la decisione del giudice di cancellare alcuni reati. Tanto più che il 4 marzo scorso il gup di Monza Giovanni Gerosa, rinviando a giudizio gli otto complici del "Sistema Sesto", ha dichiarato estinto il reato di concussione. O ancora meglio, ragionano i magistrati, Penati poteva andare in aula e dire di voler rinunciare alla prescrizione. L'obiettivo della difesa, del tutto legittimo, sembra essere quello di andare a dibattimento e solo in un secondo momento rinunciare alla prescrizione. A pesare, in parte, la scelta dei Ds, i quali negano di aver ricevuto i soldi, che, stando ai pm, Penati avrebbe intascato da due imprenditori sestesi, attraverso una finta caparra immobiliare di 2 milioni di euro. Il processo entrerà nel vivo solo a giugno, con testimone della difesa nientemeno che Massimo D'Alema, tirato in ballo dal solito architetto incastrato dalle intercettazioni che ha spifferato il meccanismo neanche molto strano sui prezzi gonfiati della Autostrada Milano-Serravalle, con plusvalenza in parte utilizzata per supportare la scalata, fallita, con disperazione telefonica di Fassino, di Unipol a Bnl. Storie vecchie, riprese quando non fanno più rumore, troppe cose sono successe nel frattempo. Il MoVimento 5 Stelle è il primo partito, questa è un'altra ragione.