Interrogazione: amministrazione aperta;
(presentata in data 4-04-2013)
L’art. 18 del DL 83-2012 D.L. 22-6-2012 n. 83, Conv. legge 7 agosto 2012 n. 134 (Misure urgenti per la
crescita del Paese. Pubblicato nella Gazz. Uff. 26 giugno 2012, n. 147, S.O) a decorrere dal primo gennaio
2013 ha imposto un preciso obbligo nei confronti delle P.A. quello di pubblicare sui propri siti internet la quasi
totalità dei pagamenti disposti dalle P.A.
Tra i soggetti obbligati rientra a pieno titolo il Comune di Rimini.
Tale omissione è stata pesantemente sanzionata dal legislatore. La norma dispone infatti che alla “sua
eventuale omissione o incompletezza” rilevabile d'ufficio dagli organi dirigenziali e di controllo, sotto la propria
diretta responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile si riconnette infatti “l'indebita concessione o
attribuzione del beneficio economico.”
In buona sostanza, fatte salve pochissime eccezioni, i denari spesi dalle PA - se superiori ai 1000 euro - devono
essere obbligatoriamente pubblicati prima di procedere alla relativa liquidazione!
Quest’obbligo oggi impone gravante su “tutte le pubbliche amministrazioni centrali, regionali e locali, le aziende
speciali e le società in house delle pubbliche amministrazioni” (quindi tanto per essere chiari anche ad AM, ad
Anthea….. ) richiede specificatamente la pubblicazione sulla home page del sito dell’ente in un’apposita
sezione denominata “Amministrazione trasparente”!
Lo scopo? Il controllo diffuso - da parte di chiunque - della spesa pubblica.
E il Comune di Rimini ha adempiuto a tale obbligo?
Pare proprio di no!
E perché ?
Risulta difficile ipotizzare una “distrazione”.
Si chiede risposta scritta.
Consigliere M5S Rimini
Carla Franchini