venerdì 28 giugno 2013

Al Capone

Grillo con una delle più belle battute ha detto che Al Capone non sarebbe mai stato ricevuto alla Casa Bianca. Stupendo commento del viaggio di Berlusconi al Quirinale. Difficile capire cosa frulla nella testa truccata del Cavaliere, certo che la grandinata di anni di galera non può allietare la vecchiaia dell'ex Caimano. Fuori dal governo e dai giochi della politica non gli resta che affidare alle cure della Marina il suo impero, l'altra figlia sembra che abbia da fare con un Pato. Vorrebbe ribaltare il tavolo che sforna solo rinvii, non decide niente, mentre la magistratura ha terminato l'accerchiamento giudiziario. Mandare tutto all'aria significa mettere in pericolo il capitale imprenditoriale acquisito in venti anni di inciucio alla luce del sole, oltre a spingere la formazione di un governo con i grillini dissidenti per ragioni...morali. Stanno accelerando il progetto di ritorno a Forza Italia, così come Renzi sta pensando ad un nuovo partito. E poi dicono che il MoVimento non è servito. Una cosa è apparsa chiara ai DueLetta, il Cavaliere per il momento tiene la barra dritta sul governo, con grande gioia malcelata dal brillante riccionese meneghino, a dispetto delle salaci battute sul Pifferaio, meno ridanciane ma più astiose. Due nodi rimangono irrisolti sul tavolo dell'ex premier: la difesa della democrazia contro una certa magistratura che vuole eliminarlo politicamente e la mancanza di uno choc all'economia che non si fa con le misure varate ieri dal governo. Il problema per Berlusconi è che questi nodi dopo l'estate potrebbero rimanere irrisolti o perfino complicarsi. Senza per questo avere una soluzione in tasca. L'uomo è un tipo pratico, non fa gesti improvvisati, le borse gestite da Draghi non perdonano, i conti di Mediaset sono paurosi come quelli del Pianeta Cagnoni. Un altro presidente del Consiglio, un altro governo e un altro Parlamento potrebbero essere la sua tomba. A Roma la pioggia ha affondato Aledanno, per Gnassi 150 mm sono stati uno spreco d'acqua.