mercoledì 26 giugno 2013

Il Gnassi Studente

Gnassi ricorda gli studenti che avevano l'innata presunzione di essere bravi, però gli insegnanti concedevano loro sempre l'insufficienza. Tutti abbiamo avuto e lo conserviamo, un compagno che si interessava solo di motori, musica, sport, qualsiasi fosse la materia o il tema da svolgere, finiva sempre per scrivere degli amati motorini e dischi. Invece di fare gli avvocati od i medici, per le alterne fortune della vita, hanno finito per fare giustamente il mestiere a loro più congeniale, dal meccanico, al batterista e perfino..il Sindaco. Per dirla schiettamente se il nostro Andrea si fosse dedicato in maniera totale alla sua naturale vocazione, sarebbe stato un ottimo gestore di discoteche e/o pub, nobile mestiere che nulla c'entra con l'attuale. Una grande e complessa città come Rimini non può essere guidata come fosse un enorme Altro Mondo. I risultati di questi due anni sono sotto gli occhi e l'acqua, sommerso dalle critiche prima che dalla pioggia. Il meritato quattro con crediti nemmeno recuperabili a settembre, gli viene sanzionato da un sistema economico sociale agonizzante. L'elenco dei nemici si allunga, in giunta, nel consiglio, nel partito. Hanno iniziato quasi da subito i professionisti, seguiti dagli industriali, poi sono arrivati alle stesse determinazioni, commercianti, bagnini, ed infine anche i pescatori. Sul piano sociale le cose vanno ancora peggio, scuola, servizi, sport, per citare alcuni capitoli dolenti, un susseguirsi di critiche sempre più feroci sul modo di gestire queste attività. Il personaggio comanda, urla, impone, lo streaming è impietoso, la tivu curiale ha paura per le rate seminarili, vorrebbe inquadrare Zerbini ma non c'è. L'eccezionalità del nubifragio non previsto è il ritratto dell'impreparazione, dell'approsimazione che si usa nelle cose importanti. Il meteo è come una borsa di Gucci, si può taroccare se dice male. Abbiamo avuto il culo che il mare per quanto gonfio di merda abbia ricevuto lo sversato, altrimenti le disgrazie mortali ed i danni sarebbero centuplicati. Ieri mattina, le poche, per fortuna, persone in spiaggia, bambini per primi, sguazzavano nel mare puzzolente. I cartelli erano quasi invisibili, mentre camion e ruspe zigzagavano tra i turisti per ricomporre gli undici sfiori. Uno spettacolo desolante. Chi deve fare rispettare il Divieto di Balneazione? E' un obbligo od una pia preghiera?