mercoledì 12 giugno 2013

il Passo del Gambaro

Non è elegante guastare il sapore del successo ad Epifani che nella sua lunga vita da gregario socialista l'aveva solo odorato, tanto meno rovinare le intelligenti ma monoculturali note del riccionese meneghino, indovino del destino del Pifferaio. Occorre però, dopo le corrette congratulazioni per avere traguardato la nottata amministrativa, ricordare che questo film il centrosinistra l'ha visto troppe volte per non destare sospetti e preoccupazioni. Chi aveva scommesso sulla vittoria di Alemanno? Anche all'Atac piena di parenti lo davano come perdente. Marino è stato il candidato non voluto dall'apparato, è bastato l'eterno Goffredone Bettini per farlo vincere in scioltezza, pur prendendo molti voti in meno di un Rutelli difficilmente assimilabile ad un politico. Siete sicuri che questo clamoroso cappotto elettorale significhi un analogo ribaltamento di forze in campo nazionale? Il centrosinistra aveva stravinto le amministrative del 93, un anno dopo si aprì l'era berlusconiana. Veltroni vinceva a Roma nel 2001, mentre Berlusconi si riprendeva l’Italia, il centrosinistra aveva stravinto anche nelle amministrative del 2012, proprio alla vigilia della sconfitta rovinosa del 2013, con quella coalizione passata alla storia con la Foto di Vasto. E' terminato il momento della politicità delle elezioni amministrative, la gente, i sempre meno che decidono ancora di votare prima del suicidio o tentato, lo fanno scegliendo quello che il mercato offre. Il partito erede dell'organizzazione migliore al mondo, è avvantaggiato dall'assenza di altri competitori, possiede in campo locale ancora forti punti di riferimento, mentre nella nazionale è costretto ad inserire come punta il Bersani di turno. La riprova l'abbiamo a Rimini, in Emilia e tante altre regioni con organizzazioni sindacali, associative, cooperative che fanno da traino. Il voto sicuro ha raddoppiato il valore, estinguendosi quello di metà della popolazione attiva. Quando si abbassa di molto la partecipazione al voto, il peso specifico dello zoccolo duro di sinistra sale. La classe dirigente di centrosinistra sul territorio è credibile od almeno non si registrano le pantomime delle onorevoli e senatrici per caso, i frontalieri valgono più di una gita in Sicilia, la mafia non abbiamo bisogno di cercarla. Beppe le sue Gambaro le ha cercate, sarebbe cosa sana e giusta incentivare un rapido passaggio con bonus economici dei tanti aspiranti al Misto del Pidi, di tutti quelli che non se la sentono di percepire meno di un terzo della Petitti. Basta con le finzioni, è stato un errore madornale scegliere incapaci ed inadatti personalmente e collegialmente attraverso una selezione da oratorio o seminario. I peggiori sono quelli che stanno zitti o quelli che adulano troppo. La rabbia di avere sperperato un patrimonio enorme è accompagnata dalla convinzione che le ragioni del MoVimento sono forse più forti di prima. Lo sbaglio è stato partecipare con una squadra di quel livello, non era all'altezza del gioco dell'allenatore. Troppo alto, intelligente, profetico, sincero, attuale, l'unico politico sfornato dalle piazze, dai cittadini, la parte migliore del paese. Non c'era bisogno di preparare con il biondino di Sky una piece vergognosa, sarebbe bastato dire che 18 mila euro le facevano comodo. L'avrebbero capita quasi tutti i familiari. I trionfi municipali non sono l’anticamera di una vittoria annunciata. Sono la prova, semmai che, malgrado il governo delle larghe intese, agli elettori piace ancora scegliere tra destra e sinistra, punire l’arroganza e le incrostazioni di potere, voltare una pagina quando una storia finisce. Il MoVimento non ha pagato solo errori di conduzione della prima e decisiva fase di questa legislatura, l'assessore al personale Casaleggio è sembrato più un Marotta che Galliani.