domenica 23 giugno 2013

Consigli Punitivi

Ieri sera, per la prima volta, ho assistito ad un Consiglio Comunale punitivo, non supponevo se ne potessero fare, ma un Consiglio di sabato sera, durante la partita Italia Brasile e senza gettone di presenza, non saprei come altro definirlo. Se poi il Sindaco chiama la sua maggioranza “sciatta e superficiale” il piatto è servito. La pochezza di questa maggioranza e l'inadeguatezza di questo bilancio provvisorio mi erano già chiare, ma ieri ho colto una sfumatura in più: la compagine che sostiene il Sindaco è di una fragilità irrimediabile. Nessuno ha avuto il coraggio di una critica, neanche una di quelle costruttive, alla Bolla Sindacale e quando dico nessuno comprendo anche quel Galvani che pure ha una battaglia importante da portare avanti contro le decisioni di questa Giunta. Tutti si sono alzati ed hanno sostenuto quanto preventivato svuotati di qual si voglia convinzione nel tono di quello che dicevano. Gli unici che hanno avuto modo di accendere il fuoco della loro passione politica l'hanno fatto contro l'odiato Movimento 5 Stelle, peraltro sparando delle emerite coglionate. L'esempio eclatante è rappresentato da Enrico Piccari il quale ha sostenuto che il TRC è un'opera meritevole perché ha consentito la costruzione dei sottopassi e che il PD per fare un bilancio provvisorio non ha bisogno di ascoltare i cittadini Cito testualmente: "Sul TRC, una battuta e la liquido qua. Se non ci fosse il TRC quella frattura che rappresentano i passaggi a livello non sarebbe stata sanata con i sottopassi mare-monte e monte-mare per cui, forse, qualcosa di buono quell'opera l'ha rappresentata" "E veniamo al bilancio, perché noi, a differenza vostra, delle idee ce le abbiamo non ce le dobbiamo far dire dai cittadini cosa ne pensano." ... un prezioso quanto raro autogol politico che neanche il più famoso padre, seppure non sia proprio un Enzo Biagi, avrebbe concepito nella sua battaglia quotidiana al 5 stelle pensiero. Sono sicurissimo che molti di quelli seduti nei banchi della maggioranza qualcosa da dire l'avevano e come, ma che abbiano taciuto in virtù di chissà quale convenienza, che non può essere solo il fronte unito contro l'altro campanile. Ne sono sicuro perché il silenzio forzato ha generato frustrazione che hanno sfogato anche tra loro, addirittura Simone Bertozzi, campione di moderazione Facebook, ha minacciato Samuele Zerbini di un'azione a proposito del suo mazzo e, a giudicare dallo spazio che teneva tra una mano e l'altra nel famoso gesto, aveva intenzioni abbondanti. Si dirà che la colpa è stata di Renzi che ha da subito alzato i toni della riunione, ma la verità è un'altra ed è molto più seria. I toni del Consiglio Comunale di ieri sera sono quelli ispirati da un Primo Cittadino a cui non piace essere contestato e che, invece di essere esempio, come gli impone il suo ruolo si pone a livello degli altri provocando con frasi che oggi possiamo leggere anche sui giornali: “Oh!! Qui non siamo mica a casa tua, cosa fai comandi te?” ed ancora “di, se no cosa fai, meni?”. Toni decisamente più adatti ad un capostecca, sempre che abbia fatto il militare e non lo abbia sostituito con una cosa simile alla sua famosa partita iva. Per un po', lo ammetto, ho riso anch'io con altri a quella sceneggiata, poi però ho sentito in bocca un gusto amaro ed ho capito che quell'ilarità era indigesta. Sono uscito... giusto in tempo per vedere un altro tipo di show, una gara di velocità per la precisione. 3 consiglieri, di cui non faccio il nome se no sembra che ce l'ho con Morolli, cercavano di mangiare qualcosa, sempre però attenti al segnale di conteggio del numero legale. L'allarme è stato chiamato una sola volta, ma i tre sono stati così veloci che, girandomi, ho visto solo le forchette rimaste a mezz'aria. Pare che Agosta sia riuscito a mettersi anche la giacca in quello scatto sovraumano e, per dovere di cronaca, devo testimoniare che Gallo è tornato per primo alla sua pizza. 
 P.S.
 Morolli, Agosta, Gallo.. ho dovuto fare i vostri nomi perché dentro si era detto che eravate al bagno. Tre uomini al bagno insieme non è una bella pubblicità. 
P.P.S.
 L'espressione di Gallo di ritorno alla sua pizza, che riporto nella foto di questa nota, mi ha fatto capire una volta di più come in politica sia tutto un magna magna.
davide cardone