domenica 23 giugno 2013

Letta&Gnassi

Un affezionato lettore ci ha scritto due righe molto spiritose cercando un accostamento tra la prossima caduta di Letta e quella quasi certa di Gnassi. Si è sforzato, dimostrando una perfetta conoscenza del mondo post comunista, oggi definibile con approssimazione, democratico, di coniugare le due situazioni geografiche e politiche. Gnassi con tutti i difetti dimostrati, al di fuori dello stupendo guardaroba, non è definibile un cattolico praticante/ militante. La laicità, una volta era uno degli stemmi del suo povero palmares, ricordo una delle sue rare affermazioni con la quale criticava giustamente la gestione della Fiera. Presidente era già Cagnoni ma comandavano i ciellini. Un copione talmente riuscito che lo avrebbero riproposto per il Palas se non fosse vuoto. Le composizioni dei due esecutivi invece sono assimilabili per la scarsa qualità rappresentata. La salvezza per il Cavaliere arriverà in cambio del suo ritiro dalla scena politica? È un pensiero che attraversa la testa e la barca di Massimo D’Alema, forse anche di Enrico Letta e di un George scomparso dalla scena. La salvezza di Berlusconi si decide nelle stanze nazarene del Pidi, fa pendant con quella di Letta. Hanno paura ad andare alle elezioni, pensavano di avere distrutto il nemico, hanno solo bonificato qualche cittadina scarsamente onorevole, Le hanno usate tutte le armi contro il MoVimento, arriva l'ondata di ritorno della protesta. Attenzione può essere più forte di quella di febbraio. Che differenza esiste tra cittadine elette incautamente che ambiscono ai preziosi 18 mila euro mensili, sperando che la cuccagna duri molto ed una canoista talmente distratta da non accorgersi di dormire sulla panca di una palestra? Lo chiediamo sempre alla prima tessera del Pidi. Su Repubblica hanno usato troppe contorsioni morali per giustificare la CasaGym della Idem, non ci sembra di avere letto lo stesso trattamento per peccati più veniali, ma grillini. E' nelle stanze quirinalizie che si svolgerà il dilemma della salvezza del Bananone in cambio della permanenza in vita del governo DueLetta. Il Parlamento può concedere lo scandaloso salvacondotto a B, a novembre se il Cavaliere venisse condannato anche in Cassazione, arriverebbe per l'uomo che ha dominato per venti anni la scena politica il verdetto decisivo. Il Senato si dovrà esprimere sulla decadenza dal seggio e dalla politica. Cosa faranno le quindici correnti democrat? Come nel consiglio comunale di Rimini mancherà il numero legale. Ti pensioni e noi piddini di rito lettiano, renziano, dalemiano ti salviamo. Siamo sufficienti, non abbiamo bisogno dei Nuovi Turchi, dei Barca, Civati. Il Paese tanto affonda lo stesso. Quale sarà il prezzo che pagherà il Pidi per un atto in perfetta sintonia con la politica dell'inciucio? Rimarrà forse il primo ed unico partito, ma gli elettori diventeranno merce sempre più rara. Cosa c'entra in questa commedia già scritta Gnassi e la sua debolezza strategica? Niente, l'abbiamo usata per confezionare un articolo, ci piaceva accostare due nullità ed indicare che facevano una debolezza più forte.