sabato 29 giugno 2013

L'Arno ed il Fruttivendolo

Se perfino Manzoni sciacquò i panni nell'Arno, cosa può fare il più modesto Gnassi se non sversare in mare? Il mio riferimento è un amico fruttivendolo. Da buon pensionato vado a trovarlo anche per comprare un pò di verdura, sicuro di sentire raffiche al vetriolo. Oggi sono rimasto stupito dal suo atteggiamento tranquillo, quasi sorridente. Cerco di provocarlo dicendogli che è il primo che incontro così sereno ma la sua risposta è lapidaria. Massimo è andata... e prima che gli chiedessi cosa volesse dire, continua dicendomi che cinque minuti prima un cliente, dopo avere rifiutato le fragole ormai quotate in borsa, gli aveva chiesto cosa ne pensasse dell'ultimo scandalo dei derivati. Per lui il problema dei nove miliardi che forse dovremo rimborsare è al cinquantesimo posto, dopo l' assenza di riferimenti politici e sociali, crescita economica negativa, popolo zeppo di pensionati e disoccupati, costi della pubblica amministrazione, debito pubblico, tasse e balzelli sempre più insopportabili, sicurezza e giustizia al lumicino, buco infrastrutturale, dissesto del territorio, assenza di servizi moderni e concorrenziali e...Gnassi. Servendo una signora, nel frattempo entrata nel negozio, mi indica con lo sguardo, una delle fotocopie locali che servono per l'imballaggio, aggiungendo che se non bastava Roma c'è sempre Rimini a completare il quadro drammatico, mentre la critica più feroce diventa una legittimazione per questi pavoni da ruota. Come può una persona normale prendere sul serio, al punto di infiammarsi, una discussione tra Gnassi, Astolfi e...Zerbini, oppure il rappresentante dell'Idv che non c'è più. Il problema è stabilire chi rappresenta ancora il cadavere politico, esistono tracce della sinistra antagonista oggi amletica sul voto a causa di due asili parificati, non per le centinaia di porcherie votate? Mi voleva avvoltolare la verdura con il Corriere, ho rifiutato chiedendo ChiamamiCna, molto più chic nelle opinioni, adatte ai miei radicchi con cipolla. Mi saluta invitandomi a tornare anche domani, non per parlare di politica ma perchè ha bisogno di vendere e cercare di salvarsi.