sabato 8 giugno 2013

La Formica della Fiera

La Voce ha dedicato un'intera pagina alla vicenda che vede una delle aziende leader nel settore degli allestimenti sulla graticola delle Fiamme Gialle, causa, sembra, esterovestizioni con la vicina, una volta molto compiacente Repubblica. Non entriamo nel merito della vicenda se non per rinnovare il pericolo/certezza che alla fine siano i lavoratori a subire il danno maggiore. Come si dice la giustizia deve fare il suo corso ma dovrebbero essere prioritarie in questo caso le esigenze imprenditoriali. Il dramma è la lunghezza del percorso giudiziario, che non si concilia con le esigenze della salvaguardia del posto lavorativo. Viene da ridere quando ripensiamo ai lamenti dei ( pochi) bagnini colpiti che urlavano alla luna perchè secondo loro il mese di novembre era il migliore per gli accertamenti. Lasciamo perdere, anche quello è un capitolo chiuso, con uno spruzzo d'ambientale, i giochi, gazebo, tende, tettoie, sono ritornati vergini meglio di prima. Alle cabine ed i residence senza titolo edilizio ci penseranno Melucci&Pizzolante in riunione congiunta, come impone il modello dell'inciucio. Nell'intervista a Mario Formica abbiamo letto alcune cose interessanti riguardo un'altra vicenda giudiziaria che lo vede come parte offesa. Nel mirino c'è Convention Bureau una perla del Pianeta Cagnoni che presenta da almeno tre anni bilanci in perfetta perdita assistita, nel 2013 probabilmente tireremo le somme. Formica accusa la società che dovrebbe gestire il Palas, procurando magari qualche evento, di avere una bassissima redditività, provocando il rischio/certezza di non ristorare nemmeno i soldi per pagare il canone di locazione. Avete capito qualcosa? Riassumiamo: la Società del Palas possiede il 72% di Convention che si fornisce delle altre società di Cagnoni per servizi e ristorazione. Un fatturato sempre più debole ma in famiglia, alla faccia dei conflitti d'interesse.