venerdì 28 giugno 2013

Ultimo Atto

Ieri sera si è svolto l’ultimo(?) atto del teatrino sul bilanciocomunale. Nella stesa occasione, a seguito dei gravi fatti relativi agli allagamenti di lunedì 24 giugno, il consigliere Camporesi ha chiesto le dimissioni del sindaco e di tutta la giunta. La prima delibera da approvare con URGENZA e sottolineo URGENZA, è la delibera “Ghetto Turco”. Hanno messo a bilancio con urgenza €250.000,00, per accontentare il consigliere Bettino Astolfi. Condivido quanto sostenuto dalla maggioranza, e cioè che dell’opera ne beneficiano tutti, anziani, bambini e Bettino Astolfi per fare le sue feste pre-elettorali. La mia domanda è: non era forse più urgente sistemare gli asili che si sono allagati, che hanno delle infiltrazioni da anni, che hanno delle finestre murate dove l’estate fa caldo e l’inverno fa freddo, che vanno avanti anche grazie al volontariato dei genitori dei bambini? Altra domanda, ma i consiglieri di maggioranza e gli assessori, in quale scuola o asilo mandano i loro figli o nipoti? Le foto che potete vedere (e sono solo alcune) sono state scattare mercoledì 26 giugno in tre scuole/asili differenti. Altra questione. La maggioranza prima ci dice che non abbiamo proposte, e poi ci boccia ben 10 emendamenti, tra cui uno sul bilancio partecipato. Far partecipare cioè la cittadinanza alla definizione di almenouna parte del bilancio. Tutto previsto naturalmente, ci aveva avvertito il capogruppo Agosta all’inizio della legislatura, quando ci disse che ci avrebbero bocciato tutto. Infine arriviamo alla questione alluvione. Oltre alle interrogazioni presentate, dove fra l’altro si dimostra che è stata ignorata l’allerta meteo e che le paratie sono state aperte con due ore di ritardo, abbiamo presentato un emendamento ad un Ordine del Giorno dove si chiedevano soldi al governo per l’alluvione ma non perlo stato di calamità naturale. Tutto questo perché con lo stato di calamità naturale si possono verificare diverse situazioni: 1-Le assicurazione potrebbero bloccare i pagamenti fino a quando l’organo governativo preposto non decide se si tratta o meno di calamità naturale. 2- Eventi che potrebbero essere previsti dalla polizza assicurativa dei singoli come allagamento se i fenomeni di causa vengono elevati a calamità naturale, allora le assicurazioni potrebbero non pagare. 3-Potrebbero essere allungati di molto i tempi di pagamenti che sarebbero in parte pagati dallo stato e in parte dalle assicurazioni. Queste sono solo alcune considerazioni fra le tante possibili. Un’altra considerazione è: cosa succede all’indagine aperta dalla magistratura? Cosa succede se viene riconosciuto lo stato di calamità naturale?Si da la colpa al clima e non alle paratie aperte in ritardo?  
elena cipolletta