lunedì 10 giugno 2013

Lo Amavo

Con Berlusconi era vero amore, mai invitato nessuno alle sue feste. Finalmente un bella figa che non ha paura di mostrare le sue insane propensioni. Che l'igienista dentale sia diventata consigliere regionale non deve scandalizzare più di tanto considerando la stirpe approdata in Parlamento. E' arrivato il momento di fare un corretto esame di coscienza su quello che è successo alla forza più rivoluzionaria del dopoguerra. Il MoVimento nato da un blog inventato da uno splendido comico, trasformato in grande politico dopo avere visitato tutte le piazze italiane, è diventata la più grande ed eversiva forza politica italiana. Il successo, al di fuori delle magistrali parole d'ordine, tutti a casa, basta soldi ai partiti, correttezza e moralità in politica, chiusura di province e ridimensionamento dei parlamentari, era dovuto anche alle scelte operate sui candidati. Sembrava che il metodo web fosse il più trasparente ed indovinato. Tutti potevano fare i cittadini onorevoli, se lo facevano la Petitti ed Arlotti. Non abbiamo fatto in tempo a gioire dei risultati che la macchina del fango era in azione. Dobbiamo dire che la merda usata, molto meno di quella che sversa uno degli undici sfiori riminesi, in gran parte aveva origini endogene. Su 163 fortunati estratti nelle gare molto familiari, quasi tutte geograficamente selezionate, ad essere buoni, se ne salvano poche decine, ammirevoli soprattutto per il silenzio. Di quelli parlanti una ottimistica previsione li riduce a tre unità. Otto milioni di persone ti affidano voto e speranza e sei costretto ad assistere a spettacoli drammatici nella loro comicità? Questa è la dicotomia a distanza di settimane impietose per il dopo voto. Le comiche delle diarie possono perfino essere trasformate in segni distintivi nei confronti delle Finocchiaro della politica, però esprimono un quadro organizzativo al limite della bocciofila, senza offesa per i bocciatori. Lo spontaneismo, l'uno vale uno, sono stati interpretati come spartiti personali, impossibili da gestire. Chi garantiva per gli eletti, quale altre selezioni avevano affrontato? Chi li aveva anche teneramente testati prima? Non voglio affrontare il tema delle mail rubate, che testimonia il grado di paura e delle forze messe in campo per demolire gli eversori della politica tradizionale. Il successo di Beppe ha costretto al secondo inciucio, garantito da Napolitano. Che molti nel pidi conesenzaelle tramassero per quello, è una grande ma parziale verità. Dobbiamo rivalutare il povero Bersani, non so se ci credesse fino in fondo, ma almeno aveva tentato di non fare cadere il suo partito nelle braccia dell'amore della Minetti. Dopo avere affermato cose talmente scontate da apparire banali, affrontiamo con calma apparente il quadro politico. Il governo è finito come quello precedente, Monti almeno ha eseguito il mandato Merkel, non avevamo bisogno delle confessioni, non estorte, di RiccardiSantEgidio per capirlo. Questo è molto peggio nella sua bugiarda necessità per responsabilità, esiste in Parlamento una maggioranza diversa ed esiste nel Paese. Le idee, le proposte, le denunce di Grillo sono diventate un patrimonio più grande dei miseri confini parlamentari, questa è la grande vittoria, storica e..morale.