lunedì 17 giugno 2013

Il Biscotto

Il Biscotto è un termine calcioscommettistico per indicare l'esito di una partita già deciso. Una pratica molto usata anche nelle categorie inferiori, perfino amatoriali. Come ha detto un grande portiere, meglio feriti che morti. Secondo la amorevole dependance di Huffy Post e per tutti gli altri giornali, senza distinzione di padrone o banca, inizia la settimana decisiva per lo smembramento dei gruppi parlamentari cittadini onorevoli. Usando la famosa frase di Grillo, un V-Day rovesciato. Naturalmente per gli onesti cronisti che in questi mesi hanno avuto nei confronti del MoVimento un atteggiamento di totale correttezza, aiutandolo, spingendolo, correggendolo nelle previste banalità comportamentali, la vicenda si risolverà in un bagno di sangue misto. La storia che nel Pidi esistesse una forte corrente bersaniana che non perdonava la sua volgare cacciata ed intendesse farla pagare agli altri, era talmente evidente come il fatto che Petitti&Arlotti siano due furbi peones strapagati. Il gruppo comunicazione, una specie di segreteria politica di Beppe viene costantemente aggiornato dei movimenti romani. Le tifoserie si studiano. Il MoVimento è oggetto di studio, perfino di ipocrita preoccupazione, gli altri partiti stanno benissimo, si eleggono sindaci della capitale che rappresentano un terzo dei cittadini, il pidiconlaelle non esiste se non nelle apparizioni sempre più rare del Cavaliere. Mentre nel gemello dell'inciucio il numero delle correnti ormai supera gli elettori, però il problema è il funereo destino degli odiati grillini. Martedì mattina Montecitorio ospiterà un sit-in di attivisti e parlamentari stellati per fare quadrato intorno al leader. La divisione culturale, se la vogliamo chiamare così, sarebbe tra pasdaran e malpancisti da diaria. Il pontiere Civati che gode come le Gambaro e Cancellieri di inaspettati brevi momenti di celebrità, ha consegnato le chiavi del Misto ad alcuni scelti dissidenti. Deve arrivare a 20, poi chiude le iscrizioni, diventerebbe troppo potente nel Pidi. Trasformare la riunione in un processo sarebbe un grande regalo ai media, direbbero che siamo una dittatura col guru. Secondo gli informatissimi spioni del Prism democrat, gli scontenti sarebbero una ventina camerali una decina senatoriali. Io spero che alla fine i conti tornino, si deve trovare anche per vie disgustose una alternativa a questo inciucio, poi voglio vedere cosa succederà nel Pidi. Lo sbaglio è stato quello di assumere una velleitaria ed inutile posizione neutrale che ha portato allo scontro con l'informazione di regime, tutta, senza distinzione, privi di una sponda amica. Troppo deboli i capigruppo e consulenti della comunicazione, contro dei professionisti della menzogna allenati dal dopoguerra al loro disonesto mestiere. La maggior parte è orientata a votare no all’espulsione di Adele, confida un senatore tutt’altro che dissidente. Stabilito che l'Adele sarebbe la Gambaro, siamo alla confidenza degna dei grandi personaggi, tira aria da Biscotto. Andrebbe anche bene, a patto che poi tutti cambino linea ed orientamento, ammesso che nel frattempo ne abbiano maturato uno nell'interesse del Paese e della loro credibilità. Sulle divisioni geografiche non esprimo nessuna opinione, mi sembra che abbiano creato una perfetta e stupida unità.