mercoledì 19 giugno 2013

Ribaltone

Nel Palazzo la storia gira ormai da molto tempo. Subito dopo il fallimento di Bersani, al quale abbiamo addebitato colpe anche non sue, ma attribuibili con il senno delle diarie all'insufficienza cosmica del mondo pentastellato, si è messa in moto un parte del pidi con Civati procuratore mandato a scegliere i più adatti nel vivaio non esaltante del grillismo a perdere. Le cose oggi sembrano consegnare maggiori certezze, proprio nel momento di massima confusione in quel pollaio romano rappresentato dagli onorevoli cittadini eletti per rappresentare solo nove milioni di voti. Farebbero fatica a gestire una riunione di condominio sul web, figuriamoci un mondo complicato come quello dell'attuale congiuntura economica. Non voglio fare dell'erba non fumabile un fascio d'imbecilli. Il numero degli inadatti rimane costantemente superiore ai pochi salvabili. Sul piano locale è leggermente meglio, avere come avversario forte il Morolli Buono dovrebbe consentire delle vittorie quotidiane a punteggio pieno. Non sanno giocare la politica, non hanno fatto allenamenti, tornei amatoriali, sono stati proiettati in ragione di una spinta rivoluzionaria della quale rappresentano l'anello debole. Il mandato dei cittadini naufraga per mancanza di qualità, quando ne esiste in pur modica quantità, in molti casi viene messa a servizio di personali interessi, facili da capire trattandosi di personaggi destinati alla scomparsa. Una piccola pattuglia di senatori grillini, mentre si crogiolano al sole dell'incasso lordo, potrebbe mandare a fanculo DueLetta, senza pensare o tramare, solo spingendo un tasto, cosa alla quale sono abituati. Una occasione che servirebbe a nobilitare quattro mesi al limite della farsa e forse perfino la loro esistenza parlamentare. Potrebbero perfino diventare famosi. Nel pidi quelli che pensano al futuro ci sono ancora, magari per prendersi delle rivincite meritate, rimane il fatto che un governo come questo nella sua inutilità angosciante non va bene a nessuno, Perfino il Cavaliere, da padrone sta diventando l'uomo dello sfratto. Lo indagano perfino in Irlanda del Nord. Il pidi è rimasto unico partito nell'atmosfera da partito unico. Non è esente da imperfezioni, per meglio dire è malformato dalla nascita, però ancora accettabile rispetto a quelli rimasti. La paura arrivava dal MoVimento, ho perfino accennato ad una possibile Opa che Grillo poteva lanciare, se si verifica il contrario il risultato non cambia. Il grillismo ha cambiato il Paese, non lo vogliono riconoscere per ragioni editoriali e bancarie, ma è una verità inconfutabile. L'unica grande colpa affossante il miracolo politico è stata quella di avere scelto una compagine sulla quale sarebbe giusto infierire con aggettivi più feroci. La colpa non è loro ma di chi la estratti appositamente per potere dirigere il traffico. Il problema è che neanche Grillo&Casaleggio avevano mai fatto politica professionistica. L'avevano presa sul ridere, veniva bene, era credibile, ma quella vera non l'hanno mai praticata, solo sbeffeggiata. Il congresso del Pidi aprirà le danze, la componente dialogante deve anticipare i tempi, mostrare che è possibile in parlamento e nel paese un'altra maggioranza diversa nei contenuti e negli attori. Se poi il prossimo premier sarà Renzi non ci stupiremmo, il suo antico democristianesimo lo rende adatto anche ad indossare un saio grillino. Di Letta non se ne può già più, va bene solo ad Epifani, stessa taglia.