mercoledì 8 maggio 2013

Spiaggia alla Riminese


Per i bagnini tutto a posto. Una forzata normalizzazione, fuori dalle regole. Torniamo a dirlo. L'unico titolo rilasciato è ambientale, quelli edilizi che valgono per tutti i cittadini denunciati anche presidenti di circoli nautici, continuano a latitare. Non li hanno richiesti in quanto sono in contrasto con le norme urbanistiche. Per i quattro fotocopiatori travestiti da giornalisti, va benissimo, le veline comunali lo recitano, basta pubblicarle. Il demanio è un servizio pubblico, bagnini e chioschisti sono pubblici ufficiali che tengono pulita la spiaggia. Che tutto si voglia sistemare con l'ennesima variante al Piano Spiaggia è un particolare irrilevante come la storia dei comparti sindacali. Ci sono quelli dei poveri cittadini bloccati, mentre il CagnoniFieraPalas riesce ancora a produrre 14 mila mq di cemento salvifico per i debiti contratti, frutto di tre varianti in successione. A Paesani è stato negato alle Celle, un piano in più, a parità di cubatura, deturpante un panorama invidiabile, in Rue de Cagnoni invece un centro commerciale, negozi e..piscina vanno da dio seminario. Se qualcuno ci vuole consegnare attestati di pignoleria demaniale, saremmo felici di organizzare un meetup in merito, con la stampa riminese ovviamente presente come a tutte le iniziative di Gnassi. Il problema è essenzialmente politico, con questo andazzo clientelare ed il governo peggiore che l'inciucio potesse produrre, si rischia di perdere anche l'ultima occasione per un rilancio della Città. La spiaggia è destinata a rimanere ingessata ed imbiancata, un sepolcro di ombrelloni e canoni ridicoli. Lo status attuale verrà santificato impedendo ogni riqualificazione. La  gestione della bolkestein che le anime speranzose credono di evitare in presenza del migliore interlocutore sperato, con ministri e sottosegretari per tutti i gusti, produrrà l'immancabile infrazione che pagano i cittadini. Non si scrivono queste notizie? Il tentativo da parte del MoVimento di sostituire la scandalosa mancanza di confronto cittadino con una lodevole iniziativa è stata silenziata dalla stampa locale. Sindaco e maggioranza composta da ex presidenti di quartiere e consiglieri la vogliono sostituire con un anonimo ufficio per le relazioni con il pubblico od una mail. Potevano indicare il nome del pub al quale rivolgersi. Bagnini e baristi sanno benissimo che l'attuale situazione diventerà una splendida arma per centinaia di contenziosi nella gestione dei bandi. Una occasione per implementare il famoso elenco dei cento NonFatti e MisFatti di questa città.
P.S.
La ciclabile Gnassi non era conteggiata