Per chi non lo conosce è considerato l'uomo dalla faccia pulita della sinistra Italiana, spesso radicale nelle sue valutazioni, ma fuori dai giochini della casta.
Leggendo però sulla Stampa l'analisi fatta per controbattere Grillo sui Garantiti, viene fuori tutta la vanitosa acredine degli Unti del Signore. I depositari di quelli che una volta si chiamavano gli interessi dei lavoratori.
Ovviamente Grillo nella sua sintesi, ha badato più alla sostanza che alla forma comunista. Come afferma Asor Rosa, quello che Piccari citava a memoria, quando scriveva..alla famosa giornalista, se esiste chi ha percepito il giusto e tanti altri sono stati fregati, l'illustre oracolo della sinistra dovrebbe aggiungere cosa abbiano fatto i suoi partiti di riferimento. Meglio ancora sarebbe analizzare le colpe che hanno portato alla rottura dell'unità dei lavoratori. L'ultima, la più vergognosa è quella sulle pensioni, il recupero si ferma agli Esodati. Dimenticando che basta fare poco più di una moltiplicazione, per scoprire che gran parte di quella che una volta chiamavamo classe operaia, andrà in pensione a 70 anni con retribuzioni che variano tra i 500/700 euri. Ovviamente per quelli che hanno avuto la fortuna di trovare un lavoro.
Parlo di fortuna, adeguandomi ai tempi, sapendo che se parlassi di diritto come si diceva un tempo, potrei passare per un nostalgico bolscevico. Cosa può fregare a questi milioni di lavoratori che il Segretario dello S.P.I. C.G.I.L.,contesti che sopra 1.400 euro al mese sia stata bloccata la rivalutazione? Si sentono presi in giro due volte, sapendo bene che lo stesso trattamento è in atto ormai da dieci anni per salari e stipendi.
Non volendo farla lunga e tanto meno allargare il discorso sui lavoratori autonomi, anch'essi divisi tra un primo e un dopo, come l'evasione di ieri e lo strangolamento fiscale di oggi, anche sul piano pensionistico c'è chi prende, 5/6000 euri al mese e chi andrà in pensione con 500. E' un vero scontro generazionale o più pragmaticamente una differenza di trattamento che sarebbe impensabile non produca effetti nelle rappresentanze politiche.
Tornando ancora una volta a Grillo, il suo incedere istintivo immagina un mondo diviso tra conservatori ed una larga parte che contesta e non accetta la destinazione subita. Ha ragione, difficile pensare che vi siano due tipi di conservatori, uno di destra e uno di sinistra. Quindi la prospettiva di uno scontro tra Grillo e Berlusconi ha più di un fondamento.
Tornando allo scrittore, viene fuori la solita pseudo cultura ufficiale, che parla per sentito dire, sempre più chiusa nei suoi salotti autoreferenziali, dove si producono tesi di pensiero, mettendo insieme nostalgie e ipocrisie. Riprese dai media come verità, ci portano sempre più fuori dal mondo reale, quello che Grillo cerca di rappresentare.
Dopo di che, giocare sulle spigolature degli scontrini, dimostra tutta la mediocrità di una classe dirigente non all'altezza del compito
sandro baschetti