Twistar

E gli è andata ancora bene a questa Twistar che s'è beccata una scomunica per la "messa laida", una performance di bassissimo gusto e livello, in cui il blogger ha dileggiato reiteratamente in tutti i modi possibili la religione cattolica, la figura del Cristo etc. etc.etc. E dico che gli è andata bene perchè per molto meno fatto nei confronti dell'Islam qualcuno è stato costretto a passare la vita circondato da bodyguard come S.Rushdie. Ma la giunta, sempre di manica larga, che ha staccato un assegno da 17.000 euro per la Blogfest non poteva sapere, io credo. Eppure la Rete è anticlericale nel suo DNA e lo è anche l'ambiente del Social Network al quale attingeva la kermesse di bloggers e twistar, gente, il mondo è bello perchè è vario, che passa la vita a commentare, più o meno sagacemente, quello che passa la tv: quindi commentatori di commenti, "realtà bi-mediata". Eppure questo signore che è venuto a dileggiare i cattolici in una città ex Stato Pontificio e con una forte componente cattolica, pochi giorni prima del raduno francescano poi, non è uno sprovveduto sul tema in quanto si è laureato con una tesi sull'estetica demoniaca e quindi, forse, era già conosciuto e "tenuto d'occhio" negli ambienti cattolici. Ma per un ateo radicale una scomunica è acqua schietta, anzi un vanto anche se ritengo egli se la sarebbe volentieri risparmiata. Una blogfest a Rimini a settembre è per me una ottima cosa, in generale. Internet ed i Social sono trendy come mai. Sulla organizzazione ho invece molte riserve. Anzitutto, il Comune non doveva pagare: sponsor andavano cercati altrove, al limite un contributo simbolico. Inoltre per il mio sentire la cosa è "arruffata". Non sono documentate le spese, la società organizzatrice Macchianera srl si occupa anche di commercio quindi avrebbe potuto auto-sponsorizzarsi. La manifestazione era politicamente connotata, il miglior quotidiano on line è stato eletto Il Fatto. I conti non sono chiari. L'Award a Sua Santità unito alla "messa laida" sembra un ulteriore dileggio. Altro si potrebbe dire ma non voglio infierire.

 Cèdric Biaggi.