domenica 7 luglio 2013
Doppia Morale
Berlusconi condannato a 7 anni per concussione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici per non avere guardato con attenzione una carta d'identità, prima di "non" consumare un rapporto "forse" pagato. Il gorgo giudiziario da cui il paese non riesce ad uscire da quasi vent'anni, ha finalmente prodotto una certezza, un pò avvilente, pur sempre una fissa. Berlusconi è in apparente fuori gioco. Come sono messi gli altri? Si può usare il singolare e parlare solo del Pidi, il partito che in questi sette anni ha dimostrato il peggio di se, cambiando segretari come Zamparini gli allenatori. Ritornano, nel gioco dell'oca politica, alla casella iniziale, con Renzi rappresentante l'unica novità rimasta ma possessore del difetto congenito di non c'entrare niente con la storia e le caratteristiche della componente maggioritaria di quell'incesto. Il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza di primo grado molto pesante, le rassicurazioni, prima di formare l'ultimo governo erano state diverse, qualcuno sembra gli avesse promesso ed indicato le scappatoie giuridiche per un salvacondotto. Adesso si parla del metodo Craxi: l'esilio. Con questo rinnovato governo diventa difficile per la componente leggermente più a sinistra chiamata pidi, additare il Mostro B come il contenitore di tutti i mali politici e giudiziari. Gli hanno rovesciato in venti anni un intero codice penale, alcuni articoli li hanno confezionati sulla bassa misura per annientarlo. Nelle ultime elezioni li ha battuti sonoramente, è arrivato secondo dietro... Grillo. Sembra che la versione di perseguitato dai magistrati comunisti abbia stancato anche i legali, quello nominato recentemente è un eccellente trattativista. Stanno scattando le previsioni sull'ingresso in galera di Berlusconi o sul luogo, i più affranti sono proprio i presunti avversari, sono gonfi di lacrime ed arance. Saranno costretti a cambiare radicalmente l'approccio quasi inevitabile degli ultimi due decenni. Per loro e per i giornali che li comandano, la politica era facile. I voti li prendevano dagli ingenui cittadini facendo passare i democrat come i nemici veri del Caimano, poi con la scusa delle crisi, entravano nel talamo governativo di Berlusconi, quello senza escort evidenti, facendo accordi per salvare il Paese. A Rimini il giochino va avanti da sempre, le grandi infrastrutture, deserte ed impagate vedono allegramente sedere nei Cda i due finti nemici, con le doverose benedizioni curiali e strategiche. Quando lo verrà a sapere Francesco avremo dei grandi cambiamenti. Non abbiamo notizie del pensiero della Curia riminese sulle notti sballate, lo hanno delegato al Forum di Ermeti? Il Resto di Gnassi sta seguendo l'esempio di Cagnoni, duecentomila presenze alla Street, due milioni per la Notte e...l'indotto di soli duecento milioni.